Quando SimGuruLyndsay ha ufficialmente svelato lo sviluppo in corso del prossimo capitolo di The Sims – lo scorso 18 ottobre – le sue prime dichiarazioni erano mirate a tracciarne un’essenziale cornice: un titolo che vedrà la luce fra qualche anno; dalla duplice anima giocatore singolo e multi-giocatore; e con una dinamica di gioco estesa e accessibile da molteplici piattaforme, inclusi i dispositivi mobili. Non una semplice trasposizione su console e altri device – come accade già oggi con The Sims 4 – bensì una singola entità videoludica con cui si interagisce da differenti apparecchi.
L’immagine di un simulatore che sia un robusto computer che un modesto telefono possono eseguire ha impensierito molti nella community, preoccupati dalla prospettiva di un The Sims 5 multipiattaforma depauperato delle sue storiche funzionalità e frenato nel suo potenziale grafico. Di dare voce a questi timori se n’è occupata la conduttrice di Behind The Sims Mersea, che nel corso della diretta ha rivolto una domanda sulla questione al direttore del progetto SimGuruGrant.
The Sims 5 multipiattaforma, un problema per la versione PC? La posizione di SimGuruGrant
Le risposta che SimGuruGrant ha fornito sembra rassicurare i giocatori circa il destino della versione PC di Project Rene (nome in codice provvisorio del prossimo capitolo di The Sims). Attraverso le sue parole – riportate di seguito – il produttore evidenzia l’intenzione di differenziare le meccaniche di gioco di The Sims 5 dipendentemente dal dispositivo su cui si sta giocando, in modo che l’esperienza su PC non risenta del sistema multipiattaforma. La personalizzazione degli arredi non sarà ad esempio la stessa fra PC e telefono: mentre sul primo potremo modificare a fondo le singole porzioni degli oggetti, da smartphone le nostre possibilità si potrebbero limitare alla scelta di modelli predefiniti.
D: Partendo da PC e dispositivi mobili, avete mostrato la compatibilità multipiattaforma. E dato che The Sims è un gioco molto ampio, ci sono delle preoccupazioni circa la possibilità che possa risultare un’esperienza un po’ superficiale. In che modo vi state muovendo nel portare tutto ciò da un computer ad un dispositivo mobile?
R: È una sfida notevole. Ma la cosa che ci entusiasma moltissimo è che di fatto possiamo rimuovere le barriere per giocare con The Sims. Quel che voglio dire con ciò è che tu puoi avere la tua esperienza immersiva a casa, sul tuo PC, giocare per quattro ore, cambiare qualunque cosa di un pezzo di arredamento che stai immaginando, digitare in valori RGB [per scegliere i colori, ndr] e cambiare ogni singola parte. E questa è l’esperienza su PC, la vera e ricca esperienza su PC a cui siamo abituati. Ma poi, quando sei in giro, puoi prendere il tuo telefono e forse avere a che fare con un’esperienza diversa: potresti scegliere degli archetipi, pre-selezionare modelli o prendere gli oggetti che hai già creato. Questo però significa che puoi giocare a The Sims ovunque ti trovi, senza barriere o restrizioni. E noi crediamo che sia molto potente ed entusiasmante.
D: Quindi facciamo finta che io prendo il mio telefono, ti creo in questo momento, e poi prendo questa tua creazione che ho fatto di te per giocarci su PC?
R: Esattamente al 100%. L’idea è che le tue informazioni siano ovunque tu ne abbia bisogno. Per esempio io ho un bambino a casa, quindi a volte riesco a giocare quando sta facendo un pisolino. In questo caso posso giocare a Project Rene sul mio PC di casa. All’improvviso lo sento piangere e mi accorgo che si è alzato, quindi andiamo al parco. A quel punto potrei continuare quel che stavo facendo sulla panchina del parco mentre lui sta giocando con lo scivolo. L’idea è che possiamo personalizzare ognuna delle piattaforme per adattarci allo stile di gioco, alla persona, a ciò che facciamo e quando. È molto difficile perché è una cosa che dobbiamo strutturare. È una delle sfide che stiamo cercando di intraprendere.
I dubbi sulle funzionalità multi-giocatore
Pochi istanti si è anche presentata l’opportunità di discutere la temuta invadenza della componente multi-giocatore rispetto alla maniera originaria di divertirsi in giocatore singolo. Anche in questo caso la replica di Grant è apparsa confortante: Project Rene consentirà sia di giocare per conto proprio che di condividere le partite con gli altri utenti secondo i propri termini.
Volevo chiederti anche dell’esperienza multi-giocatore. Storicamente The Sims è stato un gioco a singolo giocatore, al di là delle eccezioni come The Sims Bustin Out o The Sims Online. In merito a questo c’è un dibattito che dura da tempo riguardo alla direzione del futuro capitolo o evoluzione di The Sims, se debba essere multi-giocatore o singolo giocatore. Sono curiosa di sapere dov’è che si colloca Project Rene a proposito di questo.
Project Rene può essere entrambe le cose. Sappiamo che i nostri giocatori vogliono avere quell’esperienza intima e personale, nella quale esplorare storie ed idee in giocatore singolo. Ma ci sono anche cose molte belle che si possono fare con altri, che consentono di condividere e creare con i tuoi propri amici o chiunque persona si desideri. Pensiamo che possa fare entrambe le cose. Una cosa tenere però a mente è che Project Rene non è un MMO (massively multiplater online). Non è uno spazio pubblicamente condiviso dove tutto quello che fai lo fai con altre persone. Potrai giocare da solo, alle tue condizioni, e poi se vorrai, alle tue condizioni, potrai invitare altri a venire a giocare con te. Questa è la soluzione che stiamo perseguendo.
Rammentiamo nuovamente che Project Rene (The Sims 5) si trova ancora in una fase di sviluppo preliminare, pertanto The Sims 4 resterà il capitolo corrente della saga ancora per un certo numero di anni.
