In occasione del venticinquesimo anniversario della saga – per il quale è stata pure realizzata una diretta carica di annunci – la vicepresidente di The Sims, Lyndsay Pearson, ha concesso un’intervista alla piattaforma PC Gamer. Benché non abbia potuto esprimersi a proposito dei principali progetti in cantiere della serie – Project Rene e Town Stories – Pearson ha comunque fornito delle risposte interessanti sull’avvenire di The Sims 4, anche a fronte dell’imminente affacciarsi sul mercato dei titoli InZoi e Paralives; anch’essi simulatori di vita e dunque potenziali concorrenti del beniamino di Electronic Arts.
Altri due simulatori di vita in arrivo
Paralives è un gioco in produzione presso una squadra di sviluppo indipendente sin dal 2019. Incentrato sul controllo delle vite di personaggi denominati parafolks, è il titolo che più si presta ad un paragone diretto con The Sims 4, date l’impronta grafica cartoonesca e le atmosfere accoglienti che l’ideatore Alex Massé e gli altri produttori hanno prediletto. Il simulatore sarà finalmente disponibile quest’anno in accesso anticipato, dopo anni di lavorazione finanziata dalla community di appassionati tramite Patreon.
Diversamente, InZoi è un titolo prodotto dalla casa editrice Krafton il cui rilascio in accesso anticipato è fissato per il prossimo 28 marzo. Esso si configura come un simulatore di vita che incorpora strumenti di creazione e personalizzazione avanzati – come l’editor dei personaggi – ed un rapporto più immersivo con il mondo circostante, esplorabile e modificabile con ampi margini di libertà. Oltre a ciò, il gioco presenta un notevole focus sulla socializzazione e promette un’esperienza generale complessa grazie pure all’integrazione dell’intelligenza artificiale, alla guida del comportamento dei PNG.
Il realismo come linea grafica, unito al carico prestazionale che ne deriva, è ciò che più distanzia il titolo dalla cifra stilistica di The Sims. I requisiti di InZoi sono infatti significativamente superiori a quelli richiesti per eseguire The Sims 4, e questo dettaglio potrebbe escludere una fetta del seguito di The Sims, formato in parte dai cosiddetti casual gamers che spesso non dispongono di dispositivi adatti al gioco intensivo.
La vicepresidente di The Sims si esprime sulla concorrenza di InZoi e Paralives
Interrogata sulla questione, Lyndsay Pearson ha brevemente commentato l’imminente arrivo di InZoi e Paralives e su come essi possano divenire dei diretti concorrenti di The Sims 4. La vicepresidente di The Sims si è infatti detta entusiasta e curiosa di scoprire ciò che i due giochi apporteranno al genere simulativo, affermando al contempo il carattere squisitamente peculiare di The Sims. La sua formula che unisce realismo e quotidianità con stravaganza e comicità lo renderebbe, a suo dire, un’esperienza di gioco unica anche in un ambiente concorrenziale.
Di seguito abbiamo riportato nel dettaglio l’intervento durante l’intervista di PC Gamer.
Domanda: Ultimamente, una cosa che senti dire spesso dai giocatori è che The Sims meriterebbe un po’ di concorrenza. Abbiamo già parlato di come sia rimasto unico nel suo genere per molto tempo e, come hai detto, accogli con piacere l’idea di essere sfidati e di imparare da altre persone. Ora che finalmente sta per succedere quest’anno, basandoti su ciò che si sa di giochi come InZoi o Paralives, a parer tuo cos’è che resterà un elemento distintivo esclusivo della serie The Sims, anche quando altri giochi di questo genere inizieranno finalmente ad arrivare?
Risposta: Penso che ci siano alcune cose in cui The Sims si è sempre distinto. Credo che il nostro umorismo abbia un sapore molto particolare. Ci sono molti giochi di parole, molte parodie. Il mondo di The Sims ha una caratterizzazione specifica tutta sua, difficile da replicare. Sembra davvero qualcosa di unico per noi.
Penso anche che la relazione che i giocatori hanno con i loro Sims, e quella che i Sims hanno tra di loro, sia qualcosa di davvero unico. In molti di questi altri progetti che vedo (non li ho giocati tutti ovviamente, ma li osservo e vedo cosa sta arrivando), penso che The Sims offra questa affinità con questi piccoli personaggi, perché sono contemporaneamente umani ed eccentrici quanto basta.
Le regole del nostro mondo, che abbiamo stabilito nel tempo, ti offrono un equilibrio tra elementi credibili e relazionabili, che sembrano reali, e ti permettono di raccontare storie davvero significative. Poi c’è l’aspetto sopra le righe, quasi iperbolico, di ciò che i Sims possono fare, ma che coesiste ancora nello stesso mondo.
Penso che, man mano che questi giochi usciranno, sarà davvero interessante vedere quali meccaniche, strumenti o elementi di gioco cattureranno l’attenzione delle persone. È questo che non vedo l’ora di scoprire. Ma c’è qualcosa nel nostro stile che rimane davvero unico per The Sims.