L’approdo di Arredi da Sogno tra le aggiunte di The Sims 4 si inserisce nel quadro di una programmazione 2021 alquanto bizzarramente concertata. Dopo Fenomeni Paranormali si è infatti aperta una lunga fase di stand-by, durata quattro mesi e interrotta solo dall’esordio dei Kit, che ha poi ceduto il passo ad una rapida corsa al lancio dei titoli successivi. Questa brusca accelerazione ci ha consegnato, nel giro di due settimane, Oasi in Giardino Kit e il decimo Game Pack del capitolo. Non solo: la mole di novità attese per l’estate suggerisce che si procederà a ritmo sostenuto per un altro po’ di tempo.
Con Arredi da Sogno si fa ritorno sul pianeta terra (dopo la torbida esperienza di Batuu) e si riportano i Game Pack nei circuiti delle tematiche realistiche (l’ultimo a trattare di argomenti non fantastici/fantascientifici era stato Vita da Genitori, nel 2017). Il nodo da sciogliere è uno solo: il pacchetto sarà riuscito a risollevare la reputazione della sua categoria, messa più che mai a repentaglio dal predecessore Star Wars? Lo scopriremo in questa recensione di The Sims 4 Arredi da Sogno.
Nuove parti del Crea un Sim
Arredi da Sogno sembra trovare nella contemporaneità la sua dimensione estetica. Nel Crea un Sim, ciò emerge in maniera piuttosto evidente osservando alcuni dei capi d’abbigliamento che compongono la nuova collezione: tra crop-top e bluse di utilizzo corrente, e scelte sicure come jeans attillati, si arricchiscono le opportunità di vestire alla moda i nostri personaggi. Anche in certi completi, associabili alla professione del pack, si possono individuare più occasioni di impiego. Non tutti i pezzi della raccolta però riflettono l’impronta stilistica sopra descritta. Un paio di indumenti paiono pensati nello specifico per la fascia d’età di anziano, mentre altro materiale risulta semplicemente fuori posto.
Se non altro, questi abiti contribuiscono ad un rispettabile (per un Game Pack) ammontare di cinquanta nuovi elementi, che pur sono distribuiti in modo ampiamente diseguale per genere. È un eufemismo dire che ormai siamo abituati a vedere come, a fronte di un ingente quantitativo di vestiario per il gruppo femminile, la controparte maschile debba accontentarsi di un magro accrescimento del suo guardaroba, dalle pettinature alle scarpe.
Per finire, a bambini e bebè spettano tre parti superiori e un abito intero. Segnaliamo inoltre l’assenza di nuovi tratti o aspirazioni, senz’altro lasciati da parte in favore dello sviluppo del nuovo sistema di preferenze.
Nuovi oggetti
C’è invece poco da dubitare sullo straordinariamente nutrito Catalogo Compra/Costruisci, il quale reca all’offerta complessiva approssimativamente centoquaranta articoli inediti. L’apporto è numericamente persino superiore a quello del predecessore Star Wars (centodiciannove), e stavolta non ci sono inutili fronzoli decorativi a gonfiarne la cifra: la tipologia di mobilio è estremamente trasversale, tant’è che nessun locale della casa è rimasto escluso dall’afflusso di novità. Dallo studio al bagno, passando per il soggiorno, si trova sempre almeno un paio di oggetti a rappresentanza del pacchetto.
In cucina si assiste finalmente al termine della simbiosi che legava indissolubilmente forno e fornelli in un’unica installazione. Arredi da Sogno fornisce infatti due modelli indipendenti di piano cottura, così come due forni separati incassabili su un qualsiasi bancone. In aggiunta, è stato introdotto un fornetto elettrico che fa le veci del forno tradizionale ma che si colloca alla stregua di un microonde.
Gli elogi non possono di certo esaurirsi quando poi tocca analizzare quello che è il fiore all’occhiello di questa sezione, nella fattispecie l’arredamento modulare. È sempre una piccola rivoluzione quando si mettono a disposizione nuovi strumenti creativi, e poter comporre i divani come si fa con i banconi ci libera da tutti quei rigidi schemi a cui dovevamo attenerci nell’intenzione di dare vita al nostro salotto o zona relax. D’altro canto fa un po’ storcere il naso l’illuminazione proiettata sui singoli settori del divano, talvolta non uniforme.
La stessa versatilità si applica alle scaffalature, ovvero porzioni di mobiletti e mensole che si possono combinare a piacimento allo scopo di costruire strutture personalizzate. Un potente mezzo che apre le porte a molteplici soluzioni d’arredo, che si tratti di una cabina armadio o di un angolo che faccia da cornice alla TV. Preoccupa solo la prospettiva di ricevere in futuro pochissimi altri modelli di divani e scaffali modulari, in ragione dei probabili alti costi di produzione (pensate alla situazione analoga di molti banconi da cucina, sprovvisti di credenze coordinate).
Recensione di The Sims 4 Arredi da Sogno: gameplay
Nell’ideazione di Arredi da Sogno, Maxis sembra aver abbracciato una politica di mercato divergente rispetto agli sforzi abituali. Se da una parte la tradizione vuole che ogni pacchetto ripartisca le sue quote di contenuti tra le varie modalità di gioco, qui l’attenzione pare invece essere tutta rivolta ai costruttori. La professione di Arredatore d’interni rappresenta infatti – in via esclusiva – quel che c’è di nuovo in Modalità Vivi, ma ironicamente la maggior parte del processo lavorativo la si trascorre in Modalità Costruisci.
Così com’è delineata, la proposta del DLC può dunque finire per alienare l’interesse di tanti giocatori che non fanno della costruzione la loro materia di gioco prediletta, i quali costituiscono quantitativamente un segmento di pubblico piuttosto consistente. Certo, non intendiamo fingere che ciascuna espansione non accontenti delle nicchie in un certo qual modo (d’altronde le tematiche non piacciono a tutti), ma un quasi totale disimpegno nei confronti del principale componente del simulatore non può non costare una grave penalizzazione nella valutazione complessiva, a nostro avviso.
La figura di Arredatore di interni si configura come una carriera attiva ed autonoma, nella quale il personaggio si fa carico della ristrutturazione di stanze o piani dei lotti esistenti situati negli scenari. Le opere di rinnovamento restano presenti anche al termine del relativo incarico, ed in tal senso ci piace pensare che attraverso quest’impiego Maxis si sia tolta un sassolino dalla scarpa, replicando ai giudizi pungenti della community sulle loro aberrazioni architettoniche sui loro lotti predefiniti. Non sono di vostro gradimento? Sistemateveli da soli!
La nuova occupazione fonde in una formula inedita meccaniche già viste in passato. Il nostro arredatore può accettare un incarico tra un’estesa selezione, la cui varietà dipende dal livello di carriera e dalla reputazione. Quest’ultimo indicatore, che si rafforza completando con successo gli ingaggi, eleva il prestigio professionale del Sim e gratifica benefici come mansioni su segnalazione o apparizioni televisive. L’abbondanza di incarichi disponibili, unita all’impegno per una buona reputazione, mette il costruttore nelle condizioni di potersi godere a lungo i contenuti del pack. Il problema resta tuttavia il circolo – relativamente ristretto – di fan che possono trarre la massima soddisfazione dal rimaneggiare case e locali.
Ogni progetto parte da un colloquio conoscitivo con i committenti, facoltativo ma nodale per apprendere cosa quest’ultimi gradiscono e non gradiscono per il proprio lotto. A tal proposito, la professione si dota di un’integrazione col nuovo sistema di preferenze, che segnala i gusti dei Sims che abbiamo scoperto direttamente nel pannello della carriera. Colore, attività e stile di arredo preferiti eserciteranno infatti un’influenza determinante sull’opinione del cliente.
Per sincerarsi di svolgere un lavoro soddisfacente, l’arredatore dovrà tenere conto delle inclinazioni – talvolta conflittuali – di tutti i membri dell’unità familiare. Ciò si pone decisamente come un sano impulso alla sfida, poiché oltre a spingere il costruttore fuori dalla sua zona di comfort stilistica, lo induce alla ricerca del compromesso. Un peccato che l’interfaccia abbia delle difficoltà a comunicare tutto questo: difatti, il gioco non chiarisce che quelle che si vedono sul pannello sono solo delle preferenze estratte casualmente dai gusti dei clienti. Questo significa che per avere un quadro completo della situazione, è necessario chiedere personalmente le preferenze ad ognuno dei Sims.
Terminata la conversazione ha inizio la vera e propria ristrutturazione, non prima di aver scattato delle foto all’area che intendiamo rinnovare (per compararle col “dopo”). All’ingresso in Modalità Costruisci (e anche in seguito) emerge però un sistema di controllo insufficiente: di fatto niente ci obbliga a riformare la parte della casa richiesta dall’incarico. Sebbene esistano delle limitazioni quando ci si occupa dei piani, è possibile ad esempio ristrutturare una cucina quando in realtà ci è stato richiesto un nuovo bagno. L’intelligenza artificiale dei Sims non discerne dunque quest’aspetto, e in tal maniera si sottrae significato al nostro operato.
Un peccato, perché al contrario la capacità di giudizio dei Sims al momento della rivelazione è tutt’altro che scontata. In questo frangente, i clienti si dirigeranno verso l’ambiente rinnovato coprendosi gli occhi per evitare l’anticipo della sorpresa; e a quel punto comincerà la loro ispezione corredata da reazioni riccamente espressive. Nelle loro considerazioni, i committenti potrebbero tollerare un eccesso di budget se il risultato dovesse appagarli appieno, oppure potrebbero riconoscere la qualità del nostro lavoro pur non condividendone le decisioni stilistiche. Questi elementi conferiscono imprevedibilità all’esito dell’ingaggio, e rendono quest’ultima fase la più interessante di tutto l’iter lavorativo.
A chiudere la recensione di The Sims 4 Arredi da Sogno c’è un’ultima considerazione: non possiamo non far presente come la meccanica di gioco sia frastagliata da innumerevoli bug, alcuni dei quali compromettono la riuscita del nostro lavoro. Nella versione di lancio del pacchetto non mancheranno occasioni di vedere interazioni chiave sparire e costringerci ad annullare il progetto, oppure problemi funzionali con gli ingaggi che prevedono l’aggiunta di nuovi piani. A volte può addirittura capitare che la mansione si interrompa ancor prima che i clienti possano fare le loro valutazioni.