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The Sims 4 Mini Case Stuff – Recensione

di SimsWorld
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The Sims 4 Mini Case Stuff – Recensione

Nuovo anno, nuovo Stuff Pack. Da parte nostra ammettiamo che non ce lo aspettavamo, forse anche a causa dell’operazione di depistaggio condotta dagli sviluppatori, che nell’annunciare il progetto comunitario hanno usato senza sosta la locuzione “prossimo Stuff Pack“, inducendoci a credere che non ce ne sarebbero stati di intermedi.

Ma d’altronde è arrivato The Sims 4 Mini Case Stuff e noi, come di consueto, lo recensiamo proprio in questo articolo.

Nuove parti del Crea un Sim

Su tante osservazioni che possiamo sollevare in merito al nuovo guardaroba, probabilmente l’aspetto più positivo riguarda la qualità di texture e modelli. Abbigliamento (in particolar modo parti superiori) e pettinature paiono infatti condividere una discreta definizione grafica, ed è ormai assodato che Maxis abbia imparato a realizzare delle buone acconciature ricce, in contrasto con le prime sperimentazioni indecenti del passato.

Spostando invece l’attenzione sull’attinenza al tema del pacchetto, riteniamo appropriata la scelta di prediligere caldi capi confortevoli nella taglia (un po’ oversized) e nei tessuti. In effetti se l’argomento principale di questo DLC è il sentirsi accolti a casa propria, ha totalmente senso una decisione implementativa di questo tipo. Tuttavia, questa caratteristica non appartiene proprio a tutti i vestiti: vi è una presenza ingiustificata di un paio di giacche da uscita e di qualche jeans, con un modello dotato tra l’altro di una cintura. Insomma, non esattamente il tipo di roba che si indosserebbe tra le mura di casa.

Rattrista inoltre la quasi totale trascuratezza della sezione bambini e bebè, ai quali non spetta nessuna novità se non un adattamento dei capelli degli adulti. Non dovrebbe sorprendere che i giocatori statisticamente tendano a non prestare molta attenzione a queste fasce d’età (almeno, secondo le parole dei produttori), visto che puntualmente esse vengono lasciate in un angolo.

In quanto a numeri, siamo riusciti a contare circa ventisei nuovi elementi, che a questo punto è un ammontare nella media degli Stuff Pack seppur a nostro giudizio piuttosto insufficiente.

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Nuovi oggetti

A nostro avviso, è stato operato nel catalogo compra un lavoro di caratterizzazione ragionevolmente opportuno. A fronte di un esiguo spazio residenziale (tematica del pack in questione), disponiamo di mobilio di dimensioni contenute che mai supera una casella in lunghezza, mentre in larghezza si estende al massimo fino a tre caselle. Gli articoli più “ingombranti” della collezione giustificano la loro grandezza con funzionalità multiuso: esiste ad esempio un mobiletto che contiene una tv, una libreria e uno stereo allo stesso tempo. Questi arredi compatti (che però sono solo un paio) eliminano dunque la necessità di posizionare oggetti distinti.

Calzante anche optare per il legno come materiale predominante, decisamente più idoneo di alternative magari lucide che avrebbero reso l’atmosfera asettica. Deludente è invece il quantitativo complessivo: trentasei unità sono da ritenere insufficienti per un pacchetto incentrato sulla modalità costruisci, sebbene siano sopra la media degli Stuff.

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Nuovo gameplay

La pretesa e la speranza, provenienti da una parte della community, di colmare e/o approfondire certi ambiti di gioco attraverso gli Stuff Pack ci hanno da sempre trovati scettici. Abbiamo visto in passato Stuff dedicati ai bambini, ai bebè, alle cucine e chi più ne ha più ne metta. Ma quali di queste estensioni hanno davvero saziato appieno la nostra fame di contenuti per quella specifica tematica? La risposta, purtroppo, è nessuna. E la ragione è semplice: l’offerta limitata degli Stuff Pack li rende completamente inadeguati per questo genere di aspirazioni.

I produttori dicono sempre di riservarsi l’eventualità di rivedere e ampliare argomenti già trattati in futuri pacchetti. Ma quante possibilità ci sono che si decida di ritornare sui propri passi e riproporre il bis su un certo tema? Ci sono certamente dei precedenti: ad esempio la possibilità di avere dei coinquilini, assente in Vita in Città, è stata introdotta in seguito con Vita Universitaria. Certo però che dispensare funzioni in qua e in là col contagocce risulta un po’ noioso, per noi e per il nostro portafoglio. Sarebbe più apprezzabile cercare di portare pienamente a compimento un certo obiettivo alla prima occasione utile.

Purtroppo Mini Case Stuff è l’ennesima dimostrazione di quello che abbiamo scritto poc’anzi. Focalizzarsi sulla costruzione e l’arredo di case modeste attraverso mobili salvaspazio è un’idea originale, creativa, interessante, utile e tutti gli aggettivi positivi che vi vengono a mente. Ma la sua messa in pratica è qui carente e scarna. C’è poco da fare: un tipo di lotto, un paio di mobili multiuso (che comunque non portano interazioni nuove) e un solo oggetto inedito non sono abbastanza.

Si parte con la caratteristica principale, ovvero il nuovo tipo di lotto. Adesso andando nell’apposito menu a tendina e selezionando “Mini casa – Residenziale” abiliteremo il nuovo meccanismo di limite vs bonus. Erigere una casetta rispettando un picco massimo di caselle ci consentirà di accedere a dei vantaggi in modalità vivi. Esistono tre stadi di difficoltà: piccola casa (massimo 100 caselle), mini casa (m. 64 caselle) e micro casa (m. 32 caselle). Più piccolo riusciremo a rendere il nostro edificio, più vantaggi riusciremo ad accumulare (due per ogni stadio).

Sembra quasi una canonizzazione delle challenge costruisci inventate dalla community, e in tal senso si tratta indubbiamente di un compromesso allettante per gli storytellers e stimolante per i costruttori. Tuttavia, non ci sfugge che quest’aggiunta appaia un po’ come un’anomalia all’interno della storica tradizione che vuole le funzionalità costruisci venir introdotte con aggiornamenti gratuiti. Dopotutto nessuno dei benefici usufruibili è realmente inedito: si parla infatti di bollette più basse, sviluppo di relazioni e abilità più veloce, maggiore comfort, durata di stati umorali felici più estesa e, infine, crescita di piante più rapida. Privilegi tutti conseguibili in altre maniere e dunque non propriamente unici.

La vera e propria dinamica di gioco passa per mezzo del nuovo letto a scomparsa, oggetto la cui presenza era stata smentita giusto giusto pochi mesi fa, prima del lancio di Vita Universitaria. Rispetto alle versioni precedenti di The Sims 2 e The Sims 3, finalmente questo mobile compatto assume un senso di esistere. Se prima infatti esso si distingueva esclusivamente per la capacità di poter essere chiuso e aperto senza effettiva utilità, ora si trasforma in un divano quando inutilizzato. La sua duplice funzione lo rende adatto in contesti d’arredo dove non c’è distinzione tra camera e soggiorno, oppure semplicemente per permettere ai Sims di guardare la tv in camera prima di coricarsi. Esiste comunque una versione senza divano, per chi fosse interessato.

Come da tradizione, torna il rischio di rimanere schiacciati dal letto e farsi male o peggio morire. Ci ha piacevolmente sorpreso la possibilità che ciò accada, insolitamente alta per una morte secondaria. Tale pericolo, piuttosto concreto, può essere tuttavia mitigato aggiornando il letto in modo da ridurre sensibilmente le possibilità di un suo possibile malfunzionamento. In questo modo, ai giocatori è concesso di fatto decidere con quale difficoltà giocare, a differenza di quanto accade con le altre morti dove è imprescindibile un intervento attivo del giocatore, rendendo tutto troppo facile.

Finisce così la rassegna delle novità di Mini Case Stuff. Per quanto riteniamo che il letto a scomparsa sia sostanzialmente esente da difetti, continuiamo a sostenere che l’argomento del pacchetto necessiti di ben ulteriore sviluppo. Forni elettrici o a microonde da poter incassare nei mobili della cucina, compattatori di rifiuti, scale a chiocciola, scale a pioli: sono tanti i suggerimenti di arredi salvaspazio che potrebbero essere realizzati e che qui hanno visto la loro occasione sprecata. Allo stato attuale delle cose, tutto si esplora in una manciata di minuti se si esclude la fase di costruzione.

Conclusioni

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