The Sims 4 Stanza dei Bimbi Stuff – Recensione
Nuove parti del CAS
Il numero dei nuovi abiti aggiunti in The Sims 4 Stanza dei Bimbi è sorprendentemente alto. Sorprendentemente perché con i più recenti packs per il gioco siamo stati abituati ad una pochezza di nuove parti del CAS che si era ormai stabilizzata. Le pettinature aggiunte invece rimangono in scarsa quantità, anche se in aumento rispetto al passato.
In quanto a caratterizzazione, il nuovo vestiario concorda con il tema a cui fa riferimento grazie ai colori accesi e allo stile moderno che riflettono la vivacità e l’allegria dei bambini. Non è presente nulla per adulti e questa ci è sembrata una saggia decisione: dopotutto, con alle spalle packs dedicati quasi interamente ai sims più grandi in cui i contenuti per bambini erano fortemente trascurati, è bene che in un pack incentrato sui più piccoli i riflettori siano puntati esclusivamente su di loro.
Nuovi oggetti
È soprattutto osservando i nuovi oggetti che ci si accorge di quanto lo stuff pack abbia compensato un aspetto del gioco finora ignorato: gli elementi per bambini inclusi nella base avevano dei colori spenti, avevano forme molto basilari e soprattutto offrivano una scelta tutt’altro che vasta. I mobili di The Sims 4 Stanza dei Bimbi invece ampliano le opzioni di personalizzazione non solo con il loro numero, (che è comunque di tutto rispetto per uno stuff) ma soprattutto con le loro varietà di colori e stili. E anche in questo caso sono proprio i colori, dalle tonalità vivaci, a contribuire maggiormente alla caratterizzazione dello stuff: infatti, così come nelle parti del CAS, le colorazioni accese rimandano alla spensieratezza e alla goliardia, tipiche dei bambini.
Gameplay
Una ricchezza maggiore di questo stuff pack rispetto ai suoi predecessori è evidente anche nella dinamica di gioco, non tanto per il teatro delle marionette (che presenta alcune debolezze), quanto per il gioco di carte collezionabili, individuato da noi come il punto di forza dello stuff.
Ed è proprio al teatro delle marionette che devono essere mosse delle critiche: in primo luogo perché gli spettacoli eseguibili sono solo 5; inoltre basta solo il livello 2 dell’abilità sociale per sbloccare più della metà delle rappresentazioni. Tutto questo infligge un duro colpo alla longevità del pack, che però viene compensata parzialmente dal gioco di carte. D’altra parte l’oggetto porta con sé anche dei piacevoli pregi, tra cui l’integrazione con la già sopracitata abilità sociale e il coinvolgimento emotivo che si viene a creare tra gli spettatori: è infatti possibile notare come chi assiste allo spettacolo possa avere di tanto in tanto reazioni positive che possono sfociare in un semplice sorriso o addirittura in un applauso. Questo piccolo dettaglio ci ha colpito molto positivamente.
Ma è grazie all’introduzione del gioco di carte collezionabili dei Vuotomostri che si realizza la centralità dello stuff. Prima di tutto è bene evidenziare come la collezione conferisca un primo strato di longevità allo stuff grazie al considerevole numero di Vuotomostri presenti (che secondo noi poteva comunque essere leggermente ampliato). Ogni mostro è ben caratterizzato da una robusta descrizione che spiega le origini della creatura e rivela alcune curiosità su di essa, oltre che da un elemento della natura su cui si basano i suoi poteri e dal suo livello di potenza. Ed è proprio da questi ultimi due aspetti che dipendono i vari scontri alla postazione da battaglia: il livello di potenza perché è indice di forza del mostro (e questo ci ha ricordato un po’ gli scontri di arti marziali inseriti in The Sims 3 Travel Adventures) e l’elemento della natura perché un determinato tipo di attacco può essere più o meno efficace a seconda del tipo del proprio Vuotomostro e di quello dell’avversario. Questi fattori, ben combinati fra di loro, rendono la meccanica di gioco articolata.
Messi in luce questi aspetti, è impossibile non pensare ad una parodia del famoso media franchise “Pokemon”, anche se abbiamo apprezzato il contributo d’originalità dato, senza che il tutto si limitasse ad una pedissequa imitazione.
Non manca inoltre l’integrazione con le emozioni: oltre alle reazioni manifestate dai bambini durante tutta la durata delle battaglie, l’esito della partita incide sull’emozione del sim. A questo proposito, ci è sembrato (anche se non siamo sicuri) che il bambino reagisse in modo differente alle sconfitte o alle vittorie a seconda della sua personalità.
L’ultimo punto di forza dello stuff pack è frutto di una serie di piccoli dettagli, tra cui la presenza di una versione platinata per ogni carta di Vuotomostro, la visualizzazione dei mostri che stanno effettivamente combattendo (e non qualcosa random) sullo schermo della postazione da battaglia e la possibilità di scambiare le proprie carte con altri bambini.
Conclusioni